Il pronome relativo CHE  può essere impiegato solo come soggetto e complemento oggetto.
Gli altri usi , che se ne fanno, sono ammissibili mentre si parla, ma non nello scrivere e nel parlare formale.
Inaccettabile: "La ragazza che ti parlavo era proprio carina."
Correzione: "La ragazza della quale ti parlavo era proprio carina."
Accettabile solo nel parlato informale: "Il giorno che sono nato rimarrà nella storia."

Ecco altri usi impropri del pronome che:
"Il mese che sono partito per le vacanze in montagna era agosto"
"E' la prima volta che vedo un vulcano da vicino"
"Arriverà il giorno che tutti gli uomini ..vivranno in pace.."

Una altro errore da evitare è la ripetizione ossessiva del pronome.
Una frase come questa : "Ho parlato con il signore che cercava il mio vicino di casa che era agitato per una telefonata che aveva ricevuto dalla polizia" è accettabile sul piano sintattico, ma risulta pesante. In questo caso é meglio mettere un punto ed inserire una nuova frase per eliminare almeno un che: "Ho parlato con il signore che cercava il mio vicino di casa. Questi  era agitato per una telefonata che aveva ricevuto dalla polizia"

Gli è il pronome personale maschile (= a lui); le è femminile (= a lei).
Molto spesso viene usato gli al posto di le.
Es.: "Gli hai scritto? Hai detto a tua zia che verrò anch'io?"

Egli e lei sono pronomi personali riservati alle persone, agli umani..
Esso e essa sono invece usati per indicare animali e cose..
Quindi:
non si può dire: " Egli abbaia tutta la notte..." se si parla di un cane
neppure si può dire "Esso va in ufficio in bicicletta", parlando di un uomo...

Tutti sanno che il predicato deve concordare col soggetto.
Nonostante ciò capitano spesso degli errori quando:
1. si vive nel Centro Italia, dove è persistente, quando si parla, l'abitudine di mettere il soggetto al plurale, l'ausiliare al singolare e il participio al plurale. Es.: ... è andati....
2. il soggetto è dopo il verbo. Es.: Quando partì, insieme alle ragazze, i nostri compagni non immaginavano....